Il diritto all’istruzione è un diritto umano fondamentale che non può riguardare alcuni individui e restare utopica àncora formativa, per altri.
È un diritto che riguarda tutti e tutti devono poter accedervi al fine di poter sviluppare una propria cultura laica e una metodologia di studio consolidata e garantire, così, una futura applicazione di quanto imparato nei settori economici che indirizzeranno le abilità e le competenze personali di ciascuno.
Siamo nel XXI secolo e in alcune parti del mondo questo diritto fondamentale non è per nulla garantito.
Per attesa previsione, il primato negativo spetta al continente africano: qui i bambini, con grosse difficoltà, riescono ad accedere ai pochi luoghi deputati all’istruzione.
I dati parlano chiaro e sono impressionanti: l’istruzione obbligatoria (almeno elementare) non è garantita e recenti stime, realizzate da certificati organismi statistici, evidenziano come, soprattutto nell’Africa subsahariana il tasso di bambini che frequenta le lezioni sia molto basso.
Inoltre, le più rilevanti disparità nel continente africano si rinvengono proprio sul fattore “ricchezza delle famiglie” o sulla residenza in una città o in una zona rurale: questi fattori esterni incidono e condannano in partenza le sorti di tanti fanciulli.
Scuola in Africa: verso la strada dell’alfabetizzazione
Garantire l’analfabetismo a tutti i bambini africani porterà, inesorabilmente, a privare gli stessi della possibilità di interfacciarsi con il mondo del lavoro, di poter ricoprire cariche istituzionali di livello, di poter creare imprese nei propri territori e, dunque, di poter far parte di un motore economico-sociale tale da favorire il pieno sviluppo della propria vita, della propria famiglia, del proprio popolo.
Tutto ciò avrà anche ripercussioni notevoli sulla sanità.
Senza istruzione i bambini di oggi, che diventeranno gli adulti di domani, saranno destinati a svolgere i lavori più umili e pesanti.
Alla luce di ciò appare evidente che, tenendo conto delle condizioni igienico-sanitarie presenti in determinati luoghi di lavoro e tenendo conto dell’impatto che determinate attività creano sul fisico umano, la salute fisica e mentale, priva di solide tutele, ne risentirà enormemente andando, così, a rimpolpare quelle percentuali statistiche che, in termini di tasso di mortalità, dovrebbero far chinare il capo a tutti i Paesi iper-sviluppati, protagonisti della dorata contemporaneità.
È chiaro come sia fondamentale garantire la presenza della scuola in Africa, di una istituzione articolata e differenziata, di un luogo di sviluppo e di apprendimento per tutti i bambini, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali o di qualsivoglia altro fattore che possa, lontanamente, configurare delle disparità di trattamento.
La forza dei progetti di istruzione: riscriviamo il loro futuro
Tanti volontari sono da anni impegnati nel portare progetti di istruzione in quei luoghi dimenticati dell’Africa.
Con piccoli passi di cultura e apprendimento si muovono fra la terra rossa e i volti desiderosi di conoscenza per stimolare e consolidare capacità di tanti bambini che, altrimenti, non avrebbero avuto la possibilità di frequentare luoghi fisici di aggregazione, di crescita e di istruzione a 360 gradi.
Queste attività vengono svolte, con comprovata esperienza nel settore dell’insegnamento, dai volontari di Karibu Onlus, ente benefico sorretto dall’aiuto di tante persone e che opera da anni in terra africana garantendo risorse indispensabili e, soprattutto, istruzione, alle comunità locali.
Contribuire alla crescita intellettiva e culturale di questi bambini potrà sembrare un piccolo gesto, poco incisivo, ma non è così!
Il premio Nobel per la Pace Malala Yousafazai, nel 2012 con voce ferma ed altisonante pronunciava queste parole: “Lasciateci ingaggiare dunque una lotta globale contro l’analfabetismo, la povertà e il terrorismo e lasciateci prendere in mano libri e penne.
Queste sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono fare la differenza e cambiare il mondo. L’istruzione è la sola soluzione ai mali del mondo.
L’istruzione potrà salvare il mondo.”
Sosteniamo questi progetti di istruzione per avvicinarci sempre di più al giorno in cui un bambino, un maestro, una penna e un libro avranno salvato, con la potenza della conoscenza e della fratellanza, il mondo intero!